Alla scoperta delle eccellenze del territorio della Marmilla. 

Entrare nella bottega Sa Laurera di Marianna a Villanovaforru, nel centro storico del paese, è sempre un grande piacere, torno a casa sempre arricchita e non solo dei suoi preziosi prodotti.

Marianna Virdis, una giovane donna, appena 34 anni, una vita vissuta intensamente, prestata alla realizzazione di un sogno. Un amore giovanile concretizzato in un matrimonio con Francesco molto presto, una figlia, un’azienda, 10 anni di duro lavoro, un sogno condiviso: Sa Laurera.

Laurera è un termine che in dialetto sardo indica l’esito di una coltivazione e di un raccolto  dato dal bagaglio di conoscenze, degli strumenti materiali e culturali necessari per ottenere quel raccolto; un termine il cui significato si sta perdendo.

Quella che hanno creato, Marianna e Francesco, è una realtà rurale, ecosostenibile, portatrice di tutti quei valori tradizionali di conduzione agricola e competenze che si stavano andando a perdere, con lo scopo di riparare e ricucire quell’anello di conoscenze che si era spezzato tra le vecchie e le nuove generazioni, insieme al forte desiderio di vivere una dimensione ecologicamente compatibile, a misura di uomo, natura e territorio. E soprattutto di recuperare e selezionare semi antichi, varietà locali, antiche e tradizionali.

Nella sua bottega puoi trovare grani, farine e paste nei vari formati e legumi antichi, biologici: i prodotti della terra di una volta ai nostri tempi, genuini e dal sapore antico, confezionati con cura. E non solo!

Marianna mi rapisce con i suoi racconti. Mi conquista con la sua rara e semplice autenticità! Parla con calma, dalle sue parole traspare cultura, studio, conoscenza, saggezza. Una grande passione la anima, quella per la vita, che racconta di aver rischiato diverse volte. “Memento mori”!  Mi dice… 

Ad un tratto mi fa aprire le mani con il palmo rivolto verso l’alto e mi racconta:

”Ero adolescente, un giorno mio padre mi dice: apri le mani, guarda, vedi sui palmi cosa c’è disegnato? Una “M”, su ogni palmo; “memento mori”: ricorda che devi morire”! E si, non mi posso dimenticare di questo insegnamento! Anche perché io ho rischiato diverse volte di morire… Non so se la forza di vivere intensamente e di concretizzare il mio sogno nasca da questo. Quello che so, che ho capito recentemente, è che senza un sogno non posso vivere!

E di sogni nel cassetto Marianna ne ha tanti. Sa Laurera è solo uno di questi!

Scopro in lei la passione per il restauro e per il telaio, a cui dedica le sue serate per rilassarsi dopo le lunghe giornate di lavoro. Ama tessere! Ma direi che l’arte di tessere, a partire dai sogni è proprio una sua vocazione!

È così che Marianna Virdis ha sapientemente usato studio, conoscenza e competenze per tessere e restaurare l’anello di congiunzione tra vecchie e nuove generazioni che va progressivamente sfaldandosi, tra saperi antichi e modernità, prodotti e metodi di ieri con standard qualitativi e consapevolezza attuale e autentica.

Laureata giovanissima in architettura e recupero dei beni culturali e con un grande amore per la Natura, per la madre terra e per i semi antichi, recuperati nei vecchi granai. Una passione condivisa con il marito Francesco Mascia, botanico naturalista. Una cura straordinaria a partire dalla coltivazione delle terre e dalla semina dei grani antichi e legumi, tipici della Marmilla. La stessa cura che usa nel comporre le sue farine, le sue zuppe deliziose dal sapore antico.

Marianna e Francesco hanno sposato in pieno l’Ecosostenibilità. La loro è soprattutto una filosofia di vita, basata sulla cura e il rispetto che applicano alla coltivazione dei loro prodotti.

Infatti coltivano tutto ciò che serve alla loro famiglia, nel rispetto dei ritmi biologici delle piante e degli animali, senza nessun tipo di prodotto chimico di sintesi, concimi e diserbanti. Allo stesso modo coltivano le terre che seminano per la vendita del loro prodotto.

Hanno un grande rispetto dell’equilibrio dell’ecosistema: a iniziare da quello dell’organizzazione parcellare tipica del territorio della Marmilla, contornato da siepi, boschi e corridoi ecologici essenziali all’equilibrio dell’ecosistema. Effettuano la rotazione delle colture seguendo schemi tradizionali e tecniche dettate dalle nuove conoscenze.  

Mantengono sempre una parte di ogni campo a riposo e allo stato selvatico e questo fa si che la natura ricambi con la presenza di animali utili alle loro colture, erbe spontanee commestibili ed officinali e magnifiche fioriture. 

Lavorano la terra essenzialmente a mano, riducendo al minimo gli interventi con i macchinari e quindi il consumo dei combustibili fossili. Nessun diserbante, ne concime, ne prodotti chimici di sintesi. Mantengono il suolo fertile attraverso la semplice rotazione delle colture come da antica tradizione.

Coltivano senz’acqua, in aridocoltura, come da sempre si è fatto in Marmilla, educando le piante a crescere e produrre in campi non irrigati. 

 

La carenza di piogge, la scarsità di pozzi e corsi d’acqua permanenti ricorda quanto sia importante l’acqua e il suo parsimonioso utilizzo. Per questa ragione hanno scelto di dare continuità alle antiche tecniche di coltivazione, educando le piante a crescere e produrre in campi non irrigati. In cambio le piante offrono frutti dal sapore autentico e di ottima serbevolezza.

Mentre ascolto Marianna con attenzione, rapita dai suoi racconti, mi chiedo come sia possibile scoprire in una donna così giovane una così grande conoscenza e saggezza! Quella di Marianna è un’anima antica, dotata di grande sensibilità, con il compito di salvare la memoria di una terra come quella della Marmilla, dalla tradizione contadina, attraverso la riscoperta, lo studio, la riproduzione dei grani e dei legumi antichi, per farceli conoscere e risvegliare la coscienza ai saperi antichi e il palato ai sapori genuini.

Parlare con Marianna è arricchente! La sua è non solo una bottega, ma è anche un luogo dove puoi trovare gratuita cultura, saggezza, consigli alimentari e culinari e una disponibilità, ascolto e cura e gentilezza straordinari ed autentici. 

Mentre si racconta e mi onora con le sue confidenze, le sue mani abilmente confezionano con cura un sacco di farina, dei suoi grani preziosi, con un’etichetta in cartoncino stampato al momento, legata al sacchetto con un filo di rafia naturale. E con la stessa cura, confeziona i suoi legumi, e le paste nei vari formati prodotte nel suo laboratorio.

Con questa CuraEticaImpegnoPassione insieme, nascono i prodotti certificati biologici di  Sa Laurera. Secondo un modello di sviluppo anche economico e un codice etico  che è poi anche una promessa che Marianna rinnova con ogni suo cliente, vicino e lontano.

E intanto mi confida con una strana luce negli occhi che un nuovo sogno, un nuovo progetto è comparso al suo orizzonte. Non vedo l’ora di vederlo realizzato! Non potrà altro che essere un altro gioiello di rara bellezza! In bocca al lupo Marianna!

Felice di averti incontrata, onorata della tua preziosa amicizia!